I grandi progressi compiuti negli ultimi anni nel campo dei materiali accettori non fullerenici, hanno inaugurato una nuova era per le celle solari organiche binarie.
Oggi questa tecnologia vanta finalmente un’efficienza di conversione superiore al 18%, un valore in grado di aumentarne la competitività in termini di resa.
Un gruppo di scienziati guidato dal Professor Ge Ziyi del Ningbo Institute of Materials Technology and Engineering, ha ideato nuove molecole per uno degli strati chiave delle cella solarI, molecole in grado non solo di aumentare l’efficienza ma anche di allungarle la vita.
Lo strato attivo si trova faccia a faccia con altri due elementi: da un lato lo strato di trasporto degli elettroni, dall’altro quello di trasporto delle lacune.
Uno dei componenti più comunemente impiegati per quest’ultimo nelle celle organiche ad alta efficienza è il PEDOT: PSS, un polimero conduttivo trasparente di facile lavorazione.
Rispetto ai comuni strati in PEDOT: OSC, queste molecole hanno mostrato una trasmittanza più elevata, una funzione di lavoro più profonda e un’energia superficiale inferiore.
Nel dettaglio il fotovoltaico organico basato su BrBACz ha raggiunto un’efficienza record del 19,70% con una notevole densità di corrente di 29,20 mA/cm2 e una tensione del circuito di 0,856 V, il valore più alto finora riportato per le celle organiche binare!
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